A tu per tu con… Rondine De Luca
Nell’articolo precedente – MAMMA INSEGNAMI A DORMIRE – vi ho parlato proprio del libro scritto da Rondine De Luca. Oggi sarà proprio lei, la fata della nanna, a rispondere ad alcune domande riguardo alle sue esperienze lavorative.
Vediamo un po’ cosa ci ha raccontato:
- Rondine, chi ha letto il libro sa che l’ispirazione al tuo lavoro ti è venuta aiutando una tua amica e il suo bambino. Ecco, Quando sei riuscita a risolvere il problema, dentro di te cosa hai pensato?
Ero felicissima nel veder rifiorire giorno dopo sia il bimbo che la mia carissima amica. Vederla di nuovo sorridere serena, godersi finalmente il bimbo mi ha riempito di gioia ex ed è esattamente il motivo per cui continua a farlo dopo tanti anni: il ritorno umano che ho è infinito. Sono fermamente convinta che ognuno di noi e sulla terra per aiutare gli altri e negli anni mi sono resa conto che più aiuto gli altri più in realtà aiuto me stessa. Tutti i genitori che aiutato non si sono rese conto di quanto in realtà loro hanno aiutato me nel prendere consapevolezza di tante cose e della mia infanzia e della mia vita in generale. Quando mi chiedono: perché fai questo lavoro? I primi anni in realtà non sapevo cosa rispondere, ti dico la verità, ma adesso ho capito perfettamente perché faccio questo lavoro: perché voglio dare ad ogni genitore la possibilità di essere sempre migliore di far capire loro di quanto importante è il loro ruolo di guida, se io aiuto i genitori aiuto di riflesso tutti bambini. Questa è un’opportunità che i miei non hanno avuto e in consapevolmente hanno fatto tanti errori…
- Dei tanti “CASI” risolti, qual’è quello che più ti ha toccato nel profondo?
Ogni caso mi tocca, ogni genitore che aiuto mi insegna qualcosa… i bambini poi sono uno spettacolo: ti guardano e ti entrano dentro, ti leggono e sanno benissimo chi sei e perché sei lì. Quello che mi rende felice e che nessun bambino mi ha mai rifiutata, stanno tutti volentieri in braccio a me e questo mi fa capire che riesco a trasferire loro sicurezza e sanno benissimo che sono lì a fare del bene…
- Hai mai pensato di scrivere un secondo libro?
Ultimamente si… vorrei scrivere sull argomento dell autonomia… dei valori dell essere umano… ma soprattutto ne vorrei scrivere uno sul concetto di maternità che le donne italiane hanno. Quello che mi sono resa conto che nel tempo è che un genitore (sia mamma che papà) è e fa il genitore in funzione della sua convinzione di genitorialita’!
- Secondo te, la tua esperienza, e il tuo aiuto, potrebbero essere utile durante i corsi preparato ?
Certo! Ma Per la mente di una mamma incinta la priorità è il parto, difficilmente una mamma al primo figlio pensa al dopo. Molto spesso noto che hanno tutte la certezza che il loro bimbo non piangerà mai, che loro bimbo dormirà sempre, che il loro bimbo mangerai dormirà, che il loro bimbo sarà un Trudy! ?
Poi quando si rendono conto che questo film non corrisponde alla realtà molto spesso vanno in negativo. Sarebbe molto utile, certo, sapere come funziona il sonno e come poter educare ad un’educazione corretta il bambino…
- Per te il ciuccio, è uno strumento che può essere di aiuto ad un bambino sin dal primo giorno di vita, oppure è solo una convinzione di noi genitori?
Ecco! Sul ciuccio ci si potrebbe scrivere un trattato!! Molto spesso viene usato semplicemente per zittire il bambino, ma del resto come la tetta! C’è questa convinzione che il bambino non deve piangere e quindi gli viene tappata la bocca, ma così facendo è vero che si zittisce il bambino, ma siamo sicuri di aver capito il suo bisogno? E il tutto può essere un validissimo aiuto perché la suzione serve al bambino per scaricare il nervosismo e in generale io non sono in assoluto contro, ma va saputo usare perché è un’arma a doppio taglio… Se il bimbo ne diventa troppo dipendente significa che non riesce ad auto consolarsi da solo.
- Quali sono per te i miti da sfatare riguardo al riposo dei piccoli?
Che sia normale fino ai 3 anni non dormire!
I bimbi non sono gufi!!! ?
Se un bambino non dorme un problema c’è e il 95% è legato a cattive abitudini (non vizi) nell’addormentamento.
- Perché secondo te, ci sono tanti genitori ad avere questa difficoltà?
Semplicemente perché c’è ancora molta poca informazione sul sonno del bambino, ancora, sento dire dai pediatri: “signora è normale che il bambino non dorma a 10 mesi, ha fatto un bambino non ha un gatto che dorme 22 ore su 24!”Tutti i pediatri sostengono che è normale, che i risvegli sono fisiologici, ma questa è una verità al 50%, l’altro 50% peccato che non ve lo dicono e non ve lo spiegano. È vero che risvegli sono fisiologici, ma quello che deve imparare a fare il bambino è a riaddormentarsi da solo senza che debba intervenire nessuno…
Ma del resto il pediatra è un medico e quando il bambino esce dallo studio che è sano il suo lavoro è finito, il problema del sonno è più comportamentale… Infatti uno dei miei progetti sarebbe di andare nelle università dai laureandi in pediatria e fare lezioni perché devono essere in grado di dare alle mamme le info giuste.
Le fate della nanna
Grazie Rondine per avermi concesso questa piccola intervista, e per aver dato ulteriori consigli ai genitori che sono in difficoltà con il sonno dei Loro bambini. Spero che il progetto del secondo libro vada in porto al più presto così da riuscire ad imparare ancora una volta qualcosa di utile…
A presto
Fabiana
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